XXXIX Assemblea U.C.O.I
Nei giorni 12-13-14 giugno sotto l’alto Patronato del Signor Presidente della Repubblica e col Patrocinio della Regione Sardegna e il Comune di Cagliari, si svolgerà la XXXIX edizione dell’Assemblea Nazionale dell’Unione dei Consoli Onorari in Italia.
I lavori avranno inizio nel Capoluogo sardo alle ore 18.00 di venerdì 12 giugno con il Consiglio Direttivo dell’U.C.O.I . L’apertura ufficiale della XXXIX Assemblea sarà alle 9.30 del giorno successivo, presso la Sala Consiliare di Palazzo Regio in Piazza Palazzo.
Il Prof. Bastianelli, in qualità di Console della Repubblica dello Yemen a Firenze e Presidente del celebre Centro Studi U.C.O.I, in collaborazione con il Prof. Dott. Sergio Lo Caputo dell’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze, concluderà i lavori della mattina sostenendo l’intervento : “ANLAIDS Firenze e U.C.O.I: una prevenzione HIV / AIDS senza confini”.
Il Prof. Dott. Guido Bastianelli insieme al Prof. Dott. Sergio Lo Caputo sostengono con grande impegno e dedizione il ruolo di Presidente e Vice Presidente di ANLAIDS Firenze che é andata a sostituire quella che era ANLAIDS Toscana. Il lavoro svolto dalla Onlus é prezioso nella lotta contro L’HIV e nella cooperazione territoriale, nazione e internazionale.
Per ulteriori informazioni e riferimenti su ANLAIDS Onlus é possibile visitare il sito al seguente indirizzo web: http://www.anlaidsonlus.it
Inoltre, é possibile scaricare il programma della XXXIX Assemblea Nazionale dell’U.C.O.I :
Download Programma XXXIX Assemblea UCOI
Tutti i resoconti dei lavori e degli interventi della XXXIX Assemblea Nazionale dell’U.C.O.I saranno riportati oltre che sul sito www.ucoi.it ance nell’Annuario Diplomatico Consolare 2016.
WEP-Nazioni Unite
Il programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) è determinato a continuare le sue operazioni nel paesenonostante gli scontri tra fazioni rivali, le dimissioni del Presidente e le richieste di secessione provenienti dal Sud. “In questo periodo difficile, il ruolo del WFP diviene ancora più importante”, ha detto il direttore della sede del WFP in Yemen, Purnima Kashyap. “Già prima del precipitare della situazione, più del 40 percento degli yemeniti viveva una condizione di insicurezza alimentare, di cui 5 milioni in maniera grave. Sicuramente le agitazioni in corso colpiranno più duramente i più poveri e i più vulnerabili”.
Il WFP (per info https://www.almigliorprezzo.eu/) è in grado di far pervenire gli aiuti nelle aree più difficili da raggiungere attraverso le Ong yemenite di cui è partner, e in cui è impiegato personale locale. Nonostante le criticità sul fronte della sicurezza e delle operazioni, il WFP è riuscito a raggiungere circa 1 milione di persone nel mese di gennaio. “Siamo molto preoccupati per il modo in cui le persone stanno cercando di fare fronte alle condizioni provocate dalle ultime sollevazioni. E’ probabile che mangino di meno e meno frequentemente, il che porta di necessità a una maggiore insicurezza alimentare e a una più alta probabilità di malnutrizione”, ha aggiunto Kashyap. “In circostanze del genere, l’assistenza umanitaria deve essere incrementata, non depotenziata”.
Le operazioni del WFP includono l’assistenza alimentare a centinaia di migliaia di sfollati nelle aree teatro dei combattimenti, sistemi di protezione sociale e di sostegno alle risorse vitali per la sussistenza- attraverso le modalità ‘cibo o contante in cambio di lavoro ‘- per le famiglie povere e vulnerabili delle zone rurali, e la cura e prevenzione della malnutrizione per le donne incinte e quelle che allattano, e per i bambini più piccoli. Il WFP mira a fornire assistenza a 6 milioni di persone in tutto lo Yemen nel periodo compreso tra luglio 2014 e giugno 2016. Nelle prossime settimane, l’agenzia ha previsto l’avvio di un programma di alimentazione scolastica e la fornitura di razioni alimentari da portare a casa in favore di 115.000 ragazze che frequentano regolarmente la scuola.
Kashyap ha rivolto un appello ai donatori perché proseguano il loro sostegno al WFP in Yemen e ha invitato i paesi vicini a elargire finanziamenti “nell’interesse della stabilità dell’intera regione”. Nei prossimi 12 mesi, l’agenzia avrà bisogno di raccogliere 146 milioni di dollari per sostenere le sue operazioni di soccorso e recupero. “La crisi è stata ulteriormente aggravata dal persistere degli scontri nel Sud”, ha aggiunto Kashyap. “Il WFP è preoccupato per le numerose persone sfollate in seguito ai combattimenti e per quelle che rischiano la medesima situazione se gli scontri non dovessero cessare”.
Il WFP spera che le parti coinvolte possano pervenire velocemente a un accordo che poggi sulle intese precedenti e sulla conclusione positiva della Conferenza per il Dialogo Nazionale, nell’interesse della popolazione yemenita. Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il WFP assiste una media di 80 milioni di persone in circa 75 paesi.
A cura dell’Ambasciata della Repubblica dello Yemen in Roma.
Beni culturali Yemen-Italia
Giovedì 4 settembre è stato inaugurato a Sana’a il Centro Italo-Yemenita per la Conservazione dei Beni Culturali alla presenza del Ministro alla Cultura On.le Abdullah Awbal Mandooq Saleh ,del dott. Paolo Lembo, rappresentante delle Nazioni Unite (UNDP) e del direttore dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali, Renzo Ravagnan.
L’attività del centro prenderà vita a metà novembre con due programmi: l’avvio di alcuni seminari sull’edilizia storica, sulla legislazione dei beni culturali, sulla documentazione e sulla elaborazione tecnica e l’apertura del laboratorio-falegnameria. Nel contempo verranno messi a punto una serie di progetti, rivolti principalmente ai giovani tra cui un corso triennale sul restauro del legno, della pietra e delle pitture murali; tre corsi annuali paralleli su tecnologie edilizie tradizionali; la documentazione dei beni artistici mobili, in particolare museali e il restauro ambientale per la creazione di un orto botanico e la cura degli orti urbani. Il Centro, inoltre, si attiverà per dare impulso alla produzione di artigianato artistico.
L’Istituto Veneto per i Beni Culturali ha sede a Venezia ed è un’associazione senza fini di lucro, che dal 1995 si occupa di ricerca e di formazione, a livello sia nazionale sia internazionale, nel settore della salvaguardia dei beni ambientali, storici, artistici. È anche direttamente impegnato nella formazione del collaboratore restauratore: il ciclo di studi ha una durata di tre anni ed è finanziato dalla Regione Veneto. Dal 2006,l’Istituto opera in Yemen in collaborazione con il Social Fund, e ha portato a termine il restauro di due moschee, quella di al-Ashrafiya a Ta’izz e la Grande Moschea a Sana’a.
A cura dell’Ambasciata della Repubblica dello Yemen in Roma.